di Alberto Crescitelli
Relazione presentata al X Convegno di Studi
Astrologici di Vico Equense 6, 7 e 8      giugno 2003
  
           Prima parte
“Forza dico essere una virtute spirituale, una potenzia invisibile la quale per accidentale esterna violenza è causata dal moto e collocata e infusa ne’ i corpi, i quali sono dal loro naturale uso retratti e piegati, dando a quelli vita attiva di meravigliosa potenzia; costrignie tutte le create cose a mutazione di forma e di sito, corre con furia alla sua desiderata morte e vassi diversificando mediante le cagioni. Tardità la fa grande e prestezza la fa debole; nasce per violenza, e more per libertà”.
Leonardo da Vinci, Cod. A, fol. 34v
 
“La pura filosofia, quella che dipende dalla devozione verso Dio, dovrà interessarsi alle altre scienze solo per ammirare come il ritorno degli astri alla loro posizione di partenza, le loro soste prefissate e il corso delle loro rivoluzioni, siano soggetti a leggi numeriche; e per ammirare, adorare e esaltare l’arte e l’intelletto di Dio, conoscendo così le dimensioni della terra, le sue qualità e quantità, la profondità del mare, la forza del fuoco e gli effetti di tutte queste cose. Conoscere la musica non è altro che sapere l’ordine di tutte le cose e quale sia il disegno divino che ha assegnato a ciascuna il proprio posto, poiché quest’ordine, in cui tutte le singole cose sono state unite in un medesimo tutto da un’intelligenza artefice, produrrà, con una musica divina, una sorta di armonia vera e soave”.
 Ermete Trismegisto, Asclepius

   “Venerdì     14 marzo 2003, ore 11.06 - Diario di bordo…"
   No, cari     amici, non ho fatto nessun viaggio per mare né tanto meno sono stato su qualche navicella     spaziale; è soltanto il pensiero subito abbandonato che mi sovvenne ieri, quando,     liberatomi da talune faccende, potei finalmente dedicarmi a meditare sulla relazione che     avrei portato quest’anno a Vico: ossia quella che vi accingerete a leggere, spero, tra circa tre mesi.
Avendo considerato il tempo a mia disposizione per la stesura, penso valga     la pena mettervi al corrente del fatto che, quando mi è propizio concentrarmi sul tempo     degli Dei (mi affascina particolarmente l’astrologia mondiale, come forse molti di     voi sapranno), incalzo con buona lena l’estro, adagiandomi     sulle ali dell’immaginazione volando lassù, in alto, tra le stelle: e con un     po’ di fantasia vagheggio di navigare con una barchetta a vela sospinta dal Vento     solare, senza comunque perdere di vista né allontanarmi troppo dalla nostra Gaia.
Yuhu... ciaoo... Che panorama terso, c'è quassù.
Una     volta qui, in verità non sempre riesco a concedermi pace del tutto, socchiudere le     palpebre e fermare per qualche secondo il frullio dei miei pensieri (forse, perché gli “occhi”     dell’immaginazione sono del tutto avvinti dalla metafisica bellezza delle Sfere). Ma,     quelle rare volte che la serenità ha il sopravvento, devo confidarvi che talvolta mi è     sembrato di udire una musica. Chissà, se erano le stesse armonie che ascoltava     Pitagora...
Ombra: «Sei     presuntuoso e fantastichi oltre misura».
Es: «Chi ha parlato»? [facendo     finta di non sapere chi fosse..]
Ombra: «Io. Sono quel legame primitivo della tua coscienza, quella     “gravità” che t’avvince alla Sfera azzurra che ami osservare sempre e solo     dall’alto». [indica col dito il pianeta Terra]
Es:     «Sono venuto qui per cogliere solo un po’ d’ispirazione, oggi;     comunque hai fatto bene a presentarti pubblicamente. Sì, molto bella la nostra Gaia; ma     ti prego non distrarmi, sai che adoro l’arte dei suoni. E bada che anche     “laggiù” hanno udito tra le crespe delle radiazioni cosmiche una sonorità. Un     suono, dal timbro simile a quello di un flauto».1
venum kvanantam aravinda dalayataksam
  barhavatam samasitambuda sundarangam
  kandarpa koti kamaniya visesa sobham
  govindam adi purusam tam aham bhajami
(Adoro Govinda, il Signore primordiale che suona il Suo flauto in modo meraviglioso. I Suoi occhi sono simili ai petali del loto appena sbocciato, e una piuma di pavone orna la Sua testa. Il Suo corpo, raggiante di bellezza, ha il colore di una nuvola carica di pioggia: la Sua incomparabile grazia affascina milioni di Kandarpa.)2
Ho ancora buona memoria. Ricordi quel periodo in cui siamo stati in India, quando recitavo     ogni mattino questo sloka (caro e gravoso “Io” che chissà dove vuoi     “gettare l'ancora”, con le tue chiacchiere)»?
Ombra: «Noto un certo lassismo, oggi, caro il mio musico misticheggiante.     Dimentichi che sta per cominciare la guerra»? [dice con un’espressione severa e     le sopracciglia aggrottate]
Es: «Appunto. Ormai è fatta; e chi li ferma più, quelli. D’ora in     poi penso di non dare più ascolto alle tue lagne persecutorie: “L’umanità     corre gravi rischi! Se siamo astrologi è nostro dovere avvertire, fare qualcosa per la     società”! Tanto, è tutto inutile. E poi dimmi un po’: a cosa servirebbe l’agognata Pace,     laggiù? A far sì che novelli Mengele continuino pacatamente a tirar fuori cloni     e chimere dai laboratori? Affinché i migliori cervelli che natura produce, vengano     impegnati in progetti folli che mirano a distruggere il mondo? Vuoi che continuo»?
Ombra: «No, ma non è questo il punto»…
    Es: «Ammorbali tu, con i tuoi - seppur sacrosanti - deliri apocalittici,     gli amici e colleghi; è così ovvio che il “pitale planetario” trabocca.     Perciò, mia bella ombra ctonia, spero tu mi consenta d’immergermi in riflessioni che     innalzano il cuore e lo spirito, questa volta.
   Ascolta :
“Tu, in verità mi concederai che una forza mirabile sia presente in uno spirito eccitato che canta, se avrai concesso ai Pitagorici e ai Platonici che il cielo è uno spirito che dispone tutte le cose con i suoi movimenti e i suoi toni.”3
Hai inteso il senso profondo della ‘consonanza simpatica’ tra il cantore e la risonante     orchestrazione dello spirito universale, in questo splendido asserto del Ficino?
Ombra: «Oh..quanta delicatezza poetica e quanto animismo, effondi;     “roba”, a dir poco medievale».
Es: «Sappilo mia cara, sia uno sterile nozionismo e sia un’ostinata     volontà di modernizzazione incline, a considerare i principi dell’Arte ieratica come     un substrato del tutto acquisito, sono nemici della materia che ci sta tanto a cuore. Indi     il tuo sarcasmo è del tutto fuori luogo. E inoltre, molti principi dell’Arte sono     specchio delle “Cose” eterne; ecco perché ella non invecchia mai… ma ad     “afferrare” e magari anche convincerti di ciò, ti aiuteranno senz’altro le     parole di Proclo».
(...) “Coloro che praticavano l’Arte, capirono     che fu grazie alla simpatia che esiste in tutte le cose visibili che tutto è in tutto.     Costoro fondarono poi la scienza ieratica, ammirati nel vedere che i termini ultimi sono     presenti nei primi e negli primi gli ultimi; e che in cielo, le cose terrestri esistono     contenute nelle cause da cui, traggono origine secondo la regola celeste: mentre sulla     terra, le cose celesti, esistono in modo terrestre.”4
Ombra: «Parli     d’Arte regia, d’armonie, di cantori che rispecchiano gli equilibri celesti e     quelli della natura; tuttavia, le vicende del mondo e della vita che ogni essere umano     percepisce e vive, sono piuttosto comparabili ad un “concertino cacofonico”,     altroché, e …siccome sostieni che talvolta ti par di udire armonie provenienti dalle     Sfere, mi sovviene all’uopo una domanda: secondo te, che brano hanno trasmesso a     cominciare dall’inizio di quest’anno, i tuoi Dei del tempo, sulle     “frequenze celesti” dell’Italia? Una trasposizione per “sfere che     girano” di qualche stravagante partitura scritta da Stockhausen, forse?
Dai un’occhiata al materiale che ho raccolto, piuttosto».
3 dicembre '02 Ascoli Piceno: Carabiniere uccide la     fidanzata e si toglie la vita
12 dicembre '02 Grosseto: Lite in famiglia, uccide la figlia e la moglie
15 dicembre '02 Cosenza: ex Fidanzato uccide giornalista Maria Rosaria Sessa
18 dicembre '02 Poviglio (Reggio Emilia): Uccide la figlia diciassettenne e ferisce la     moglie e il figlio
24 dicembre '02 Frosinone: Enrico Gatta Uccide figlio e convivente bimba di 5 anni     testimone
26 dicembre '02 Montevarchi: 77 anni, uccide moglie a coltellate e si butta dalla finestra
20 gennaio '03 Genova: Uccide moglie con un colpo di pistola, poi tenta suicidio
21 gennaio '03 Crema: uomo spara contro i figli, ne uccide uno (6 anni) e si toglie la     vita
(Prima della tragedia l'uomo aveva teso un agguato al convivente della donna)
18 febbraio '03 Torino: La uccide, poi si spara: non voleva la fine del loro amore
21 febbraio '03 Varese: ragazzo sordomuto 16enne uccide con fuoco zia e cugino di pochi     mesi
22 febbraio '03 Foggia: uccide la moglie in chiesa con un colpo alla nuca
26 febbraio '03 (provincia di Roma) Soffocati due gemelli in busta di plastica nascosta in     un armadio
28 febbaraio '03 Viareggio: sorprende la moglie con l'amante, uccide entrambi
1 marzo ’03 Foggia: Pietro Gentile uccide Mauro Rosiello
(a causa di una lite nata per il cane della fidanzata della vittima)
1 marzo ’03 Pavia: Lite tra vicini, ucciso un giovane di 23 anni
(ucciso con una coltellata da un vicino di casa dei suoi genitori al termine di una lite)
2 marzo ’03 Verbania: donna trovata morta su greto torrente Gridoni (gli inquirenti:     è omicidio)
2 marzo ’03 Genova: Accoltella figlio 14enne durante lite, arrestata
7 marzo ’03 Verona: Strangola la moglie, poi anche il figlio di 3 mesi
10 marzo ‘03 Catania: respinto dalla convivente si da' fuoco, è gravissimo
10 marzo ’03 Macerata: Donna strangolata in casa, suicida l'ex marito
12 marzo '03 Verona: Uomo uccide la sorella a colpi di fucile da caccia
12 marzo '03 Milano: uomo strangola convivente perche' malata di tumore
15 marzo '03 Coniugi uccisi a Rovereto: il figlio confessa "non so perché l'ho     fatto"
18 marzo 2003 Napoli: strangola la moglie, arrestato
19 marzo 2003 Napoli: donna ferita dopo lite, si cerca il marito
25 marzo 2003 Arezzo: Trovato cadavere di una donna in un pozzo: è un omicidio
25 marzo 2003 Ravenna: Neonato trovato morto in cassonetto, arrestate la mamma, la nonna e     la bisnonna
29 marzo 2003 Arezzo: Si spara per amore mentre è al telefono con un'amica
01 aprile 2003 Nusco (Avellino): Dopo furiosa lite, contadino uccide la moglie a fucilate
02 aprile 2003 Vercelli: Carabiniere uccide ex moglie, convivente e suocera; poi rapisce     il figlio
Es: «Sì, conosco questi     fatti; e cosa vuoi ti dica. Certo, - e qui traspongo in metafora l'asserto di Marsilio     Ficino - che se s’intonano versi osceni della makumba sgozzando galli al ritmo     dei tamburi invece che cantare melodiosamente, ci si ritroverà senz’altro     tremebondi al suolo con la bava alla bocca, non credi?
Con ciò intendo dire che siffatti accadimenti, sono somma e risultato dei molteplici atti     compiuti sotto l’egida del turpe materialismo, scaturente a sua volta dal vacuus     interioris che, infine è ben celato dal “bigottismo polimorfo”: e non     dai sentimenti elevati e puri, che solo la vera Arte dona d'infondere alle azioni».
Ombra: «Bigottismo..polimorfo»? [dice con un’espressione del volto     disgustata]
Es: «Cara la mia ombra,5 non ti suona bene il concetto? Eppure,     dovresti saperne più di me...
Questa astrazione è affine all'idea junghiana di “maschera”,6     e deve essere intesa come quella capacità menzognera poliedrica - originata dalla     “tragica” ambiguità sinergica della maschera e     dell’ombra allorché ineducate  - in grado di adattarsi prontamente a     qualsiasi circostanza per sostenere l’ego e in special modo le istanze ipertrofiche     da esso prodotte. Un’interpretazione dinamica & interattiva del significato     analitico di “personaggio”, insomma.

D’altronde, persino i virus e i batteri hanno imparato “la solfa” e si     comportano così. Tutto evolve, mia cara!
In ogni modo sappi che     l’argomento non è da sottovalutare giacché, il bigottismo polimorfo dà origine a     seri pericoli: esso è talmente subdolo, che persino le discipline e gli atti volti a     liberarsene, possono venir “risucchiati” dal carosello demenziale che ama     promuovere ed esternare tenacemente all’entourage sociale. E da ciò ne deriva     che sovente, è anche concausa rilevante del perché, l’essere incarnato non riesca     ad elaborare in profondità quegli aspetti difficili e pericolosi della sua psiche,     altresì visibili nel suo Tema natale (“raccolti” grazie al vikarma     generato nelle vite precedenti); sommando così ad essi, ogni sorta di reazioni che, come     assopite, resteranno in seme fino a quando giungerà il tempo di una severa quanto     epurativa Verifica celeste, che ne permetterà “sboccio e fioritura”.
Immagini le peculiarità delle geniture di quei sfortunati - sia vittime che assassini -     coinvolti negli omicidi che hai elencato»?
Ombra:     «Intriganti le tue riflessioni… sì, posso immaginare. Ma poiché dici che cagione o     concausa di tante miserie ed orrori è il “bigottismo polimorfo” - ehm…     contro cui penso sia giusto lottare, in effetti - sarebbe buona cosa saperne di più.     Quali sono i sintomi di chi n’è affetto? E inoltre, non pensi che coltivando     differenti branche della conoscenza, si possa colmare l’interior vacuitas»?
Es: «Esso affligge una consistente porzione del corpus sociale. Ed i     ceti elevati, talora lasciano trapelare di alimentarne gli aspetti più infidi e morbosi,     anche se meno spettacolari. In ogni modo, quando ci si crogiola nel prestigio derivante     dall’imago etica del ruolo pubblico (varna-dharma) prescelto     senza onorarlo sinceramente, pur essendo una mansione in accordo alle nostre     predisposizioni naturali, invero siamo già vittime del bigottismo polimorfo. Gli uomini,     compiendo il proprio dovere in accordo al personale temperamento, possono senz’altro     raggiungere il vero progresso, il bene, e finanche la liberazione dall’esistenza     materiale.
Ma onestamente, questo è il punto.7
Mi spiego meglio con un esempio. Non bisognerebbe onorarsi     dell’appellativo di “Chirurgo” se non sorge alcun scrupolo     nell’impiantare valvole cardiache difettose per compiacere la tasca propria e quella     della ditta; come uno psicologo, allo stesso modo, non dovrebbe far l’analista     “dal cuor gentile..quando a pagamento” e poi, al fine di trarne qualche     vantaggio, usare le stesse conoscenze per magari tediare dei familiari, o praticare mobbing     ai colleghi della clinica.
Egemonia del “bigottismo polimorfo”: ecco perché su Gaia ci si ritrova tutti in una realtà sociale in cui si teme di andare all’ospedale, dal dentista, dal     meccanico, dall’avvocato/vampiro e via dicendo (eppure da “quassù” non si     direbbe, vero?). E talvolta finanche di attendere il consorte a casa, se si ha la sfortuna     di avere come compagno un “professionista” simile a quelli che ti ho descritto     (ovviamente, anche se ciabattino, il prodotto non cambia, è solo questione di     “spirito”): perché purtroppo, generando siffatti stili di vita conflitto     interiore, tornati al focolare costoro fatalmente necessiteranno di quel tontolone del     compagno per liberarsi dal senso di colpa;8 cosicché, il poveretto sarà     obbligato suo malgrado - e quasi sempre senza nemmeno conoscerne la vera causa - a     sopportarne l’inevitabile scarica proiettivo-dicotomica ai limiti     dell’indecenza.
Dulcis in fundo, una volta confusa la “dolce metà”,     s’innescherà infine la competizione conclusiva tra loro: la gara, a chi arriva primo     sul lettino dello psicoanalista, per impegnarsi  “scrupolosamente” ad     individuare i… traumi subiti nel periodo dell’infanzia, vera causa (?), infondo,     di cotanta depressione e sofferenza interiore.9 Ovviamente, se l’ipocrisia     regna sovrana su entrambi, il ménage potrà colorirsi addirittura di atti     folli»10...
Ombra: «Intendevi dire ciò che hai appena affermato, quando prima hai     detto: “Persino le discipline e gli atti volti a liberarsene, possono venir     risucchiati dal carosello demenziale che ama promuovere il bigottismo polimorfo”?     …Come suona male questa espressione; e chissà come ti è venuta in mente». [dice     con una smorfia]
Es: «Sì. Ne sia esempio ancor più toccante l’indice di gradimento     del bigottismo mistico ed esoterico contemporaneo, ben rappresentato da quel tipo di     psico-esoteristi tanto voluttuosi e accentratori quanto inzuppati di nozionismo, o da     quegli astrologi “karmici” che, semplicemente consultandoli un paio di volte si     diventa degli “illuminati” (più polimorfo di così…). Indi - e qui     rispondo alla tua seconda domanda - non basta affatto rimpinzarsi di nozioni (anche se     corrette, cosa di per sé già difficile) per porre rimedio al vacuus interioris:     la natura polimorfa e deformante della sinergia maschera/ombra ne farà scempio. Il     solo rimedio possibile sarà allora un impegno sia spirituale sia conoscitivo applicati al     medesimo tempo con gran serietà, onestà e moralità, innanzitutto.
 Comunque stai attenta, mia diletta, poiché la tua curiosità potrebbe costarti molto     caro»…    [dice con un sorriso insinuante]
Ombra: «Ué, sono la tua ombra: dovrò pur sapere cosa ti passa per la     testa, no»?
Es: «Noto che hai cambiato atteggiamento e sembri molto più interessata,     adesso»…
Ombra: «Quando si parla di me o della mia natura non resisto mica, dovresti     saperlo». [dice con un’espressione compiaciuta]
Es: «Non fai altro che promuovere implicitamente discorsi che ti     riguardano, altroché; ci sono cascato anche questa volta. In ogni modo devo ammettere che     sei un’ombra buona».
Ombra: «Grazie; ma ti prego, riprendiamo il discorso iniziale, parlavi del     tempo degli Dei»…
Es: «Non scompaginarmi ora: prima induci a discutere di te e della tua     natura, e se le cose che dico non ti allettano cerchi di cambiare argomento. Mi preme     discutere ancora su di un punto importante in merito a quanto già detto.
Ritornando sul polimorfo e fuorviante binomio sinergico, che nel     corso della vita può gradualmente circuire l’Es allorché ignaro delle sue     vere peculiarità, varrà senz’altro la pena metterne in rilievo gli aspetti     asfissianti della fase cronica: una volta cristallizzatosi, - imprigionando quindi     definitivamente il vero sé - esso tenderà ad innescare o generare negli altri     vessazioni, violenza morale, psicologica e finanche corporale.
Ascolta com’erano profondi gli antichi al riguardo; e prendiamo spunto dai pensieri     che ci hanno tramandato per capire quali sono le implicazioni che si produrranno, quando,     in balia di un edonismo tracotante, si pratica il “polimorfismo mascheréro”:
(…)     “Ora, quando un     animale muore naturalmente, con la sua morte non muta il mondo se non in relazione a ciò     che la natura universale mostra nel proprio corso. Quando invece muore per azione     dell’uomo, contro il corso della natura, la materia del mondo incorre in una     mutazione imprevista; per cui, così alterata in una sua parte, è resa atta alla     ricezione di un moto ed una forma che secondo il corso naturale, non avrebbe dovuto     ricevere. Pertanto l’immaginazione umana, l’intenzione ed il desiderio,     concorrendo con l’opera di messa a morte dell’animale, sortiscono l’effetto     di un Tema natale”. 11
Da quest’affermazione di Al-Kindi, mia cara, possiamo dedurre che     ogniqualvolta si compie un sopruso immolando all’altare del compiacimento personale     la vita (anche di un animale), gli affetti o il progresso altrui (siano solo alcuni dei     possibili esempi), si provocherà una mutazione nel flusso di quel spazio-tempo ove si     manifesta la vita mesocosmica: orbene, l’Archeo ne “riconoscerà”     l’autore in quell’attimo scellerato quanto responsabilizzante (imprinting     astrale), dopodiché, il corso degli eventi sarà alterato; comprendi? Ed ecco     l’operare alla maniera di un Tema natale funesto la configurazione celeste di     quell’attimo; che, appunto per questo reagirà “sensibilmente” in futuro,     all’azione verificatrice degli astri, e particolarmente a quella delle eclissi     (l’empietà è governata dalle forze oscure e ctonie, amica mia che chissà quante     cose conosci, e fai la gnorri…). Ciò, perché l'ombra delle eclissi,     possiede persino potere omeopatico: lascia affiorare alla luce della coscienza -     propria e altrui - ciò che è mantenuto segreto o vergognosamente nascosto o rimosso.
Ad ogni modo, lo stesso meccanismo varrà senz’altro anche per gli atti virtuosi;     “Sacrifici”, questi, che all’opposto di quelli sciagurati saranno sempre     ben accetti da Lor Signorie Effulgenti (i Luminari).
Ma sappi che il saggio non godrà né soffrirà più dei risultati     delle sue azioni;12 mentre all'inverso, fino a quando l’anelito dell’Es     alla reale individualità13 non sarà placato grazie all’integrazione14     delle disgiunte - quando in preda al materialismo - realtà antinomiche,15 tu,     mia cara ombra, sarai sempre generata in maligno modo, e la tua iniquità, si celerà nel     corpo sottile: ossia nella mente e nell’intelletto
Ricordi le mie parole»?
Fine prima parte
  | NOTE e BIBLIOGRAFIA |
1) Paolo de Bernardis, assieme a un gruppo di     ricercatori americani (D.A.S.I.), ha individuato tra le pieghe delle radiazioni cosmiche     di fondo dei suoni armonici dal timbro del tutto simile a quello di un flauto: fatto, che     si pensa sia da attribuire alle onde d’urto dell’espansione inflazionaria     dell’universo.
     
2)     Il primo verso della Brama samitha - l’invocazione - (uno dei testi più     antichi e sacri della letteratura vedica), descrive l’aspetto personale del Summum     bonum e le sue trascendentali attività: tra cui quella di suonare magnificamente     il flauto.
     
3)     M. Ficino, Sulla Vita, III, cap. 21 trad. italiana a cura di Alessandra Tarabochia     Canavero, Rusconi, Milano 1995, pag. 272-3
- Marsilio Ficino (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499)
Filosofo e umanista. Principale esponente del platonismo a Firenze, protetto da Cosimo de'     Medici, fu al centro del gruppo di studiosi noto come Accademia Platonica Fiorentina.     Traduttore di Platone, Plotino, Giamblico, Proclo e del corpus aeropagita.
     
4)     Proclo, I Manuali, Rusconi, Milano 1985, pag. 239-40.
- Proclo (Costantinopoli 412 - Atene 485)
Filosofo greco. Studiò ad Alessandria e ad Atene, dove frequentò la scuola neoplatonica,     di cui divenne successivamente maestro. Operò una sistemazione generale del pensiero     platonico (commento ai Dialoghi di Platone) e neoplatonico (Istituzione teologica,     Teologia platonica) e, più in generale, di tutta la filosofia classica     greca.
     
5) “L’ombra è quella     personalità celata, rimossa, per lo più inferiore e colpevole, che con le sue estreme     propaggini rimonta al regno dei nostri antenati animaleschi e così abbraccia     l’intero aspetto storico dell’inconscio.
Se fino ad ora si è pensato che l’ombra umana fosse la sorgente d’ogni male,     ormai a un’indagine più accurata, si può scorgere che l’uomo inconscio, cioè     l’ombra, non consiste solo di tendenze moralmente riprovevoli, ma mostra anche un     certo numero di buone qualità, cioè istinti normali, reazioni opportune, percezioni     fedeli alla realtà, impulsi creativi e così via.” - Carl Gustav Jung - Aion, 1951,     pag. 379
     
6) “La ‘persona’ è il sistema     d’adattamento o la maniera con cui abbiamo contatto col mondo. Così quasi ogni     professione ha la sua caratteristica persona… Solo che il pericolo sta     nell’identificarsi con la persona, come ad esempio il professore col suo libro di     testo o il tenore con la sua voce… Con qualche esagerazione, si potrebbe dire che la     persona è ciò che in realtà uno non è, ma ciò che gli altri credono che egli     sia” (Gestaltungen des Unbewussten, 1950, p.55). Riportato     in “Ricordi, sogni, riflessioni” a cura di Aniela Jaffé - Biblioteca Universale Rizzoli –     1992
     
- 2  “La     ‘persona’ è un complesso sistema di comportamento, in parte dettato dalla     società, in parte dalle aspettative e dai desideri che ciascuno coltiva in sé. Ma questa     non è certamente la vera personalità, anche se di fatto la gente ci assicura che si     tratta di comportamenti autentici e sinceri”  - Carl Gustav     Jung - Psicoanalisi o psicologia analitica, Ed. Newton - Roma 1976
     
- 3 Nella concezione     vedica, tra l’altro, sia il corpo sottile (composto dalla mente,     dall’intelligenza e dalla concezione materiale dell’esistenza - ahankara     - il falso ego) che quello grossolano, sono definiti yantra: “macchina”     composta d’energia materiale che risponde in tutto e per tutto alle leggi     condizionanti della materia. Mentre l’atma, il vero sé, è pura energia     spirituale, definita sat-cit-ananda-vigraha.
     
7) svakarmana     tam abhyarcya siddhim vindati manavah…
svabhava-niyatiam karma kurvan napnoti kilbisam…
L’uomo può, compiendo il proprio dovere, raggiungere la perfezione; ed eseguendo     i doveri prescritti secondo la propria natura non incorrerà nelle azioni detestabili e     proibite… B.g. 6.9 - Bhagavad Gita as it is - di A.C. Bhaktivedanta Swami - verso 6.9     - Ed. Bhaktivedanta book trast 
     
8) (…) “Si può individuare in molti delinquenti, specialmente     quando si tratta di giovani, un potente senso di colpa che preesisteva all’atto     criminoso, e che quindi di questo atto non è l’effetto bensì la causa: come se il     poter collegare il senso di colpa inconscio a qualcosa di reale e attuale, fosse avvertito     da costoro come un sollievo” - S. Freud, Gesammelte Werke (Opere), vol. XIII     pag. 282 Ed. Fischer 1968, Francoforte 
     
9) (…) “abbiamo     osservato che le persone fondamentalmente sane e virtuose, ma non sufficientemente     consapevoli (cioè non in grado di riconoscerne le caratteristiche fisiognomiche ed     incapaci di sublimare esperienze negative), se diventano preda di simili malfattori,     possono facilmente contrarre la "malattia"; diventando così veicolo di     quest’energia dannosa e traumatica, che, ristagnando nella psiche, e a sua volta     trasformandosi in complesso, inizierà ad agire in modo subliminale. La persona così     catalizzata cercherà a sua volta di esorcizzare, di liberarsi dal trauma subito     trasferendolo (vero e proprio transfert istintivo) su presunti nemici, spesso da lei     necessariamente immaginati ed investiti di tale ruolo.” - Tratto da “Le     fosche tinte dell’involuzione” - dell’autore - V. Ricerca ’90     ottobre 1998 Oppure consultare la pagina web http://www.astroenergeutica.it/olisticoexperior/lefoschetinte.html
     
10) Vedi pagine web:     http://www.astroenergeutica.it/osservatorioastrale/commenti/86_karma_e_matrimonio.htm
     
e http://www.astroenergeutica.it/osservatorioastrale/commenti/78_depressione_perche_vita_come_un_film.htm
     
11) Al-Kindi, De Radiis - Teorica delle Arti     Magiche, cap. IX. Ed. italiana a cura di Ezio Abrile e Stefano Fumagalli, Mimesis, Milano     1994, pag. 105-7
- Al-Kindi, Abu Yusuf Ya'qub l'ibn Ishaq (d. c.866-73)
Quasi sconosciuto al mondo Occidentale moderno, Al-Kindi gode di grande     prestigio nel mondo islamico, ed è definito “il filosofo degli arabi”. Oggi è     considerato come un “ponte” tra filosofi greci (in particolare Aristotele) e la     filosofia islamica. Il suo trattato più conosciuto è lo studio metafisico Fi     al-Falsafa al-Ula (Filosofia Prima). 
     
12) anistam istam misram ca     tri-vidham karmanah phalam… (Il triplice risultato delle azioni - desiderabile,     indesiderabile e misto – attende, dopo la morte, l’uomo che non ha praticato la     rinuncia al frutto degli atti). Bg. 18.12
     
13) (…) La semplice etimologia di questa     parola composta (in = non, divìduus = divisibile, duo = due), che descrive e     “segnala” il Sé, indica in effetti il lungo e conflittuale cammino evolutivo     umano all’interno degli opposti complementari. ya evam vetti purusam prakritim ca     gunaih saha… “Colui che comprende la natura materiale, l’essere vivente     e le interazioni delle tre influenze della natura, raggiungerà certamente la     liberazione” (Isa Upanisad). Ecco     allora che tramite la conoscenza dell’imago collettiva, che riflette null’altro     che i processi creativi, lo stato d’inerzia ed infine le catarsi distruttive della     natura, potremo cogliere - ottenuta la comprensione delle “ombre” fenomeniche     che rivestono l’universo materiale - lo splendore dell’essere individuale oltre     la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte. - Nota dell’autore - Vedi pagina     web: http://www.astroenergeutica.it/osservatorioastrale/presentazione.htm
     
14) Grazie alla conoscenza     trascendentale: raja –vidya raja-guhyam pavitram idam uttamam…
(Questo sapere è il re tra tutte le scienze il segreto tra i segreti. E’ la     conoscenza più pura, e poiché ci fa realizzare direttamente la nostra vera identità è     la perfezione della vita; è eterno e si applica con gioia) Bg. 9.2
     
15)     Questi s’innalzano finanche ai confini ultimi: la dualità trascendentale     materia-spirito (quest’ultimo inteso altresì come antitesi alla chimera del mondo     sensibile). - Nota dell’autore - Vedi pagina web: http://www.astroenergeutica.it/osservatorioastrale/presentazione.htm